Che strano ragazzo

Caro amico!

La nomina “Che strano ragazzo” è dedicata al soldato italiano Ferdinand Pascolo – lo pseudonimo di “Silla” viene dal Friuli, che ha combattuto sul territorio russo, e quindi, dalla parte della guerriglia contro il fascismo in Italia.

Nel romanzo, l’autore descrive la sua vita personale fino agli ultimi giorni della seconda guerra mondiale. La storia di Silla è piena di umanità, nobiltà e altruismo, nonostante il contesto storico e le critiche politiche alla guerra, in cui l’altra parte è un chiaro nemico.

Ferdinand Pascolo nel suo libro non parla di ostilità, ma racconta come è riuscito a nutrire e soddisfare i bisogni fondamentali dei soldati in questa difficile guerra.

La guerra finì, l’autore guardò il mondo in un modo nuovo, con la consapevolezza che il suo mondo appartiene solo alla sua famiglia.
Armi graziose. Abbastanza guerre. Bella tortura. Congelamento. Impiccato. Di morte.

Una famiglia. Lavoro. È tutto.
Le parole del libro sono incluse nella risoluzione dell’ONU “Contro la glorificazione del fascismo” e sono scolpite su una tavoletta nella chiesa della “Regina del mondo” (Italia, Redipulia).

(Basato su un libro di Ferdinando Pascolo)